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DSA E BES, QUANDO RINNOVARE IL PDP?

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Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è uno strumento che nasce per gli studenti con DSA, citato all'interno della legge 170/2010 e delle linee guida seguenti.
Questo strumento esplicita la programmazione didattica personalizzata che tiene conto delle specificità segnalate nella diagnosi di DSA. E' un documento che compila la scuola, ma rappresenta un patto d'intesa fra docenti, famiglia e istituzioni socio-sanitarie nel quale devono essere individuati e definiti gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che servono all'alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico.
La circolare MIUR del 27 dicembre 2012 sulla tematica degli alunni con BES riprende l'argomento del PDP estendendolo anche ad altre categorie di studenti con bisogni educativi speciali (BES) oltre agli alunni con DSA.

Il PDP va rivisto ogni qual volta se ne ravveda la necessità; i ragazzi sono in continua evoluzione e necessariamente il progetto dichiarato nel PDP deve essere altrettanto plastico.In alcuni casi di BES, ad esempio quelli riguardanti gli stranieri, il pdp e il percorso personalizzato, possono essere temporanei, ossia fino a quando le difficoltà e i bisogni educativi non sono risolti. In altri casi il pdp può essere modificato nel corso del percorso scolastico in base ai cambiamenti e ai bisogni dell'alunno in difficoltà.
Quindi per essere chiari il PDP non è un documento statico, ma può essere modificato ogni qualvolta sia necessario. E' possibile prevedere dei momenti di monitoraggio e verifica in cui il PDP può venire aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno da parte degli insegnanti o degli specialisti. Infatti lʼalunno con il tempo acquisisce sempre più autonomia e sicurezza, e magari, crescendo, ha necessità di cambiare anche le strategie che utilizza e gli obiettivi didattici identificati.

BES, OPERARE A SCUOLA CON 10 DELUCIDAZIONI - CONSIGLI E SUGGERIMENTI!

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Gli studenti con disabilità, con disturbi evolutivi (come DSA, ADHD etc.) e con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale presentano dei Bisogni Educativi Speciali (BES) a scuola.
Su questo tema oggi vi è molta confusione. Così il Dott. Gianluca Lo Presti (Esperto DSA e ADHD) sulla base di punti problematici ha formulato 10 delucidazioninecessarie per operare e muoversi, da insegnante, genitore ed operatore, descritte in maniera chiara e con un preciso richiamo ai punti più salienti delle direttive ministeriali! 

Un documento davvero utile, semplice e con risvolti normativi ben definiti, chiari e completi! Da scaricare e leggere con attenzione! CLICCA qui per leggere e scaricare il documento!

VIDEO TUTORIAL PER CREARE DECORAZIONI NATALIZIE A SCUOLA!

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Video tutorial sulle più belle decorazioni natalizie! Basta seguire il video per creare in modo semplice e con successo! Buon lavoro! :-)

STELLA DI NALALE
 (decorazione di grande effetto)

Materiali:
  1. fogli di carta oppure cartoncino 
  2. colla vinilica oppure spillatrice 
  3. Volendo una volta realizzata si può abbellire ancora spruzzando le decorazioni con una bomboletta di colore oro o argento!
   
DECORAZIONE FIORE NATALIZIO
Ecco una decorazione semplicissima da fare in 1 minuto con un foglio di carta. Attaccandole assieme si possono anche fare dei bellissimi festoni! Va benissimo sia per Natale che per altre festività.
 Materiali:
  1. Carta o cartoncino
  2. Forbici, matita
  3. Colla vinilica
  4. Volendo una volta realizzata si può abbellire ancora spruzzando le decorazioni con una bomboletta di colore oro o argento!

 ALBERELLO DI NATALE
Per Natale guardate che decorazione carina; questi alberelli di carta sono veramente semplici e veloci da realizzare. Vi occore solo un foglio quadrato!

Materiali:
  1. Carta o cartoncino
  2. Forbici


FIOCCHI DI NEVE
Fare i fiocchi di neve con la carta e ho voluto accontentarvi con questo video molto breve spero che vi torni utile!

Materiali:
  1. Carta o cartoncino
  2. Forbici

PALLINE DI NATALE
Bellissime decorazioni per l'albero di Natale, le tradizionali palline ma costruite con la carta o lo spago!

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STELLA DI NATALE
In questo video una facilissima idea per decorare l'albero, ma anche il resto della casa, con questa semplice stella creata con dello spago ma di grande effetto.

DECORAZIONI VARIE

LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MAIA! SCARICALE GRATUITAMENTE!

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Gironzolando per il web trovo sempre un mondo più vasto di insegnanti 2.0! Questa volta è il turno una maestra giovane e con tanta passione! La Maestra Maia è una docente di sostegno - scuola primaria, nota anche per il suo canale su youtube! Il suo blog, una via di mezzo tra blog e youtube, tratta diversi argomenti attuali in più propone idee e suggerimenti davvero utili! Ecco il suo blog, clicca qui!

Interessante è la sezione delle schede didattiche che qui vi ripropongo!!! Coinvolgono tutte le classi e le materie della scuola primaria, valide anche per il SOSTEGNO.  CLICCA QUI PER SCARICARLE O VISIONARLE!

I QUADERNI OPERATIVI DI "FANTAVOLANDO", SCARICALI GRATUITAMENTE!

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Nel sito "Fantavolando" potete trovare dei quaderni operativi da utilizzare per integrare i vostri progetti didattici. I quaderni sono in formato pdf. e sono scaricabili gratuitamente e possono essere fotocopiati per ogni bambino della classe.
Troverete i seguenti quaderni da stampare:

Per la scuola dell'Infanzia:
 
- GIALLO COME…: un album illustrato per imparare i colori. Adatto ai bambini di 3 ANNI.

- VERDE E BLU: un album illustrato con tante rime per imparare i colori. Adatto ai bambini di 3 ANNI.

- ROSSO E GIALLO: un album illustrato con tante rime per imparare i colori. Adatto ai bambini di 3 ANNI.

- W I PAGLIACCI!: un libro in rima per imparare i colori divertendosi. Adatto ai bambini di 3 ANNI.

- LE STAGIONI: un quaderno operativo per comprendere la differenza tra le stagioni. Adatto ai bambini della SCUOLA DELL’INFANZIA.

- GRANDE O PICCOLO?: un quaderno operativo per comprendere la differenza tra grande e piccolo. Adatto ai bambini della SCUOLA DELL’INFANZIA E CLASSE PRIMA.

- DAVANTI O DIETRO?: un quaderno operativo per scoprire i concetti topologici. Adatto ai bambini della SCUOLA DELL’INFANZIA E CLASSE PRIMA.

- SCOPRIAMO I NUMERI: un album da colorare come primo approccio ai numeri. Adatto ai bambini di 5-6 ANNI.

- IL CONIGLIETTO PASQUALINO: un quaderno operativo con attività logiche e di pregrafismo per la SCUOLA DELL’INFANZIA.

- COLORA IL NATALE: un album da colorare con tanti disegni di Natale. Adatto ai bambini della SCUOLA DELL’INFANZIA.


Per la scuola Primaria:

- MANGIANDO… IN RIMA!: un libro da colorare per imparare i comportamenti alimentari corretti attraverso una simpatica filastrocca. Adatto per integrare i progetti di educazione alimentare nella SCUOLA PRIMARIA.

- TI PRESENTO I MIEI AMICI: un libro da colorare per riflettere sul valore dell’amicizia. Adatto ai bambini di SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA.

- COLOUR: un quaderno operativo per imparare i colori in inglese. Adatto per i bambini della SCUOLA PRIMARIA.

 

I DSA POSSONO USUFRUIRE DELLA LEGGE 104/92?

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La legge 170/2010 non prevede la figura dell’insegnante di sostegno ma, come riporta il sito dell’AID, i casi in cui il disturbo è molto severo, in genere vengono certificati con la legge 104/92 che regolamenta e tutela le situazioni di minorazione fisica e/o sensoriale e/o psichica tali da costituire un handicap. La legge 104/92 prevede, a differenza della legge 170/2010, il sostegno scolastico. 

Tuttavia, la normativa è applicata in modo diverso nelle diverse Regioni e Province in base agli Accordi di Programma locali ed attualmente tende ad essere sempre più restrittiva.

IL DOCENTE E' ASSENTE? ILLEGITTIMO DIVIDERE GLI ALUNNI IN ALTRE CLASSI!

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Spesso capita che quando non si riesce a trovare una soluzione per un docente assente neanche attraverso le sostituzioni (molte di esse illegittime), c'è l'usanza di frazionare la classe in gruppetti in modo da distribuire i bambini in più classi. Ovviamente tutto questo è ILLEGITTIMO! Vediamo perchè:

  1. Impedisce il normale svolgimento delle lezioni e lede il diritto allo studio degli studenti stessi. 
  2. Problemi strettamente legati alle norme di sicurezza. Infatti, secondo la normativa vigente, in ogni aula dovrebbero essere garantiti 1,80 metri quadri netti per persona nelle scuole dall’infanzia alle medie e 1,96 metri quadri, sempre netti, nelle scuole superiori. A tal proposito si ricorda che ai fini della funzionalità didattica e dell’agibilità delle aule “…per ogni persona (docente, alunno) presente in una aula, deve essere garantita un'area netta di 1,80 metri quadri nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado e 1.96 metri quadri nella secondaria di II grado oltre ad una altezza minima di 3 mt “(D.M. 18 dicembre 1975. Si ricorda inoltre che ai fini della sicurezza anti-incendio, in una aula “..il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone/aula…”(art. 5.0 del D.M. 26 agosto 1992: “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”).
La stessa normativa prevede però che tale limite possa essere superato, a condizione che:
- “..le porte devono avere larghezza almeno di 1,20 metri ed aprirsi in senso dell'esodo quando il numero massimo di persone sia superiore a 25 ( art. 5.6 del D.M. 26 agosto 1992 e Prot.h.P480/4122 sott.32 del 6-5-2008 del Ministero dell’Interno-Dip. dei vigili del fuoco,del soccorso pubblico e della difesa civile - Dir. Centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica area prevenzione incendi);
- ci sia una ”..apposita dichiarazione rilasciata sotto la responsabilità del titolare dell’attività..(D.S. e/o l’Ente, Comune o Provincia, proprietario dei locali) che indichi il numero di persone effettivamente presente nell’aula (sempre art. 5.0 del D.M. 26 agosto 1992);
- ci sia un “..modesto incremento numerico..”(non meglio quantificato) rispetto al limite di 26(parere Prot. n. .P480/4122 sott.32 del 6/5/2008 del Ministero dell’Interno - Dip. dei vigili del fuoco,del soccorso pubblico e della difesa civile-Dir. Centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica area prevenzione incendi).

Inoltre il Ministero ha emanato la nota 08 novembre 2010, che non lascia adito ad alcuna interpretazione
"[...] nel rispetto della normativa e delle procedure richiamate nella stessa nota, nel caso in cui le soluzioni indicate (sostituzione con personale in esubero, con ore a disposizione, con attribuzione di ore eccedenti nel limite delle risorse assegnate) non risultino praticabili o sufficienti, i dirigenti scolastici, al fine di garantire ed assicurare il prioritario obiettivo del diritto allo studio e della piena funzionalità delle attività didattiche, possono provvedere alla nomina di personale supplente in ogni ordine e grado di scuola anche nel caso di assenza del titolare per periodi inferiori a 5 giorni nella scuola primaria, come previsto dall’art. 28, c. 5 del CCNL e a 15 giorni nella scuola secondaria, fermo restando quanto previsto in merito alla procedura semplificata per la nomina del supplente nella scuola dell’infanzia e primaria per assenze fino a 10 giorni dall’art. 5, c. 6 e art. 7, c. 7 del vigente Regolamento delle supplenze."

In pratica, ricordano i sindacati, lo sdoppiamento delle classi
  • non è prevista da alcun regolamento;
  • se pur in via temporanea, di fatto, modifica l'organico e costituisce delle pluriclassi senza alcuna autorizzazione;
  • configura profili che potrebbero risultare penalmente perseguibili con riferimento all'art. 340 del Codice Penale in materia di interruzione di un pubblico servizio;
  • si presta a determinare eventuali infrazioni delle norme sulla sicurezza con riferimento al numero massimo degli alunni per classe, di cui al DPR 81/2009, e alla superficie delle aule in rapporto al numero delle persone che vi soggiornano, di cui al DM del 18/12/1975 in materia di norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica.
  Si consiglia pertanto ai docenti di richiedere in tali circostanze un ordine di servizio scritto.

Ecco ulteriori riferimenti normativi!


POSSIBILI ESAMI PREVENTIVI PRIMA DI UN VACCINO E OBIEZIONE VACCINALE

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Non so quanto sia giusto scrivere questo post, quale potrebbe essere la sua utilità... Ma "l'allarme vaccino"è sempre in agguato! Diverse le ipotesi sugli effetti negativi sulla salute, diversi i tribunali che asseriscono il collegamento tra vaccino e autismo... ma non saprei dove sta la verità! Sicuramente i vaccini salvano moltissime vite, ma... ci può potrebbe essere una piccola parte della popolazione sensibile a controindicazioni mai definite...

Ma quali sono i test che preventivamente dovrebbero essere fatti prima di un vaccino? Purtroppo, il nostro Ministero della Salute, invece di rispondere prontamente sollecitando i Centri specializzati a cercare i test più appropriati e di promuovere la messa a punto di test nuovi, ha risposto ben 5 anni dopo con la Circolare Ministeriale del 7 aprile 1999 che decreta che non si prevedono esami chimico-clinici da eseguire prima della somministrazione dei vaccini,… Una corretta decisione se vaccinare o meno, ed eventualmente quando vaccinare, può scaturire solo da una valutazione molto approfondita del bambino, che però può essere fatta solo da un medico che lo ha visitato più volte e che ha raccolto in modo attento la sua storia e quella dei suoi genitori (partendo addirittura dai 2-3 anni prima del suo concepimento).

Se si vuole conoscere i test laboratoristici che si potrebbero eseguire prima di una vaccinazione pediatrica per avere delle informazioni (seppure non precisissime) sulle condizioni metaboliche e immunitarie, ricordo in particolare:

A) Esami di primo livello:
- Esame emocromocitometrico con formula leucocitaria
- Elettroforesi proteica, PCR, fibrinogeno, GGT
- Dosaggio dei minerali (sodio, potassio, magnesio, calcio, fosfato, zinco)
- Dosaggio delle immunoglobuline (IgA, IgM, IgG, IgE)
- Dosaggio della vitamina D
- Test per la ricerca delle intolleranze alimentari
- Tipizzazione linfocitaria
- Tipizzazione tessutale HLA ad alta risoluzione o almeno il test per la malattia celiaca
- Mineralogramma del capello
- Dosaggio quantitativo degli anticorpi antitetanici (anche nei non vaccinati)
- Esame completo delle urine

B) Esami di secondo livello (3):
- Analisi dei polimorfismi del DNA (su sangue o saliva)
- Dosaggio degli antiossidanti enzimatici: superossido-dismutasi, catalasi, glutatione-perossidasi
- Dosaggio degli antiossidanti non enzimatici: glutatione, vitamina A, vitamina C, vitamina E, licopene, ferritina
- Dosaggio nelle urine dei prodotti terminali della lipossidazione: 4-idrossi-nonenale (4-HNE), malonil-dialdeide (MDA), F2-isoprostani (che sono espressione del danno dei lipidi di membrana)
- Dosaggio nelle urine della 8-idrossi-2-deossiguanosina (8-OHdG) (espressione del danno ossidativo del DNA e in particolare dei processi di riparazione in vivo del DNA e della degradazione degli acidi nucleici conseguente alla morte cellulare)
- Dosaggio del criptopirrolo urinario e dell’istamina plasmatica (valutazione del danno del sistema nervoso centrale)
- Dosaggio delle porfirine urinarie: uroporfirine e coproporfirine (espressione di danno farmacologico, intossicazione di metalli tossici o di sostanze chimiche tossiche, disordini genetici, patologie epatiche, stress ossidativo, ecc.)
- Dosaggio degli aminoacidi plasmatici (compresa l’omocisteina) e urinari (valutazione di un danno metabolico)
- Dosaggio della glutatione S-transferasi (valutazione della capacità di detossificazione)

Ovviamente questi sono solo alcuni dei molti test che si possono eseguire, ma non è neppure né sensato né possibile eseguirli tutti. Lo ripeto: quello che veramente conta e che è di massimo aiuto per un bambino che dovrebbe essere vaccinato o, peggio ancora, che ha avuto dei presunti danni vaccinali, è trovare un medico ricco di conoscenza, scienza e pazienza che conosca molto bene i punti deboli psico-fisici e la storia di lui e dei suoi genitori e che alla luce di questo esprima un giudizio diagnostico e prognostico e poi dia dei consigli sia di Medicina Preventiva (vaccinale o meno) che di terapia (naturale o chimica che sia).

Eccovi un vademecum per poter esercitare il diritto alla obiezione vaccinale in modo corretto, e senza conseguenze giuridiche di rilievo [a parte una possibile mini multa, che molte Regioni ormai nemmeno applicano o hanno abolito...].
Prima di tutto, è necessario che il dissenso alle vaccinazioni sia scritto e motivato.
Quando arriva la comunicazione dell’incontro fissato per le vaccinazioni, rispondete al mittente (per raccomandata e ricevuta di ritorno) dichiarando, entrambi i genitori, la volontà di non voler vaccinare i propri figli, per le ragioni che seguono:
  1. mancata allegazione dei foglietti illustrativi [i cosiddetti bugiardini] dei vaccini, oltre che mancata precisa indicazione dei lotti vaccinali completi di tutti i dati identificativi dei farmaci che si intenderebbero utilizzare;
  2. come conseguenza di 1, mancata indicazione precisa dei rischi alla salute e delle comuni reazioni indesiderate legati ai vaccini, e mancata promozione della conoscenza della legge 210 del 1992 in materia di danno da vaccino, che deve essere obbligatoriamente portata a conoscenza delle famiglie prima della profilassi vaccinale;
  3. impossibilità oggettiva per la ASL di adempiere alla normativa nazionale sulle vaccinazioni obbligatorie, perché sprovvista delle dosi monovalenti degli unici vaccini obbligatori nel nostro Paese, ossia antipolio, antiepatite B antidifterica ed antitetanica;
  4. mancata effettuazione di test preventivi di tipo genetico, immunitario, allergologico e di ricerca di intolleranze alimentari su genitori e bambino, indispensabili per verificare una possibile idiosincrasia ai vaccini dell’organismo del soggetto ricevente [cliccate qui per maggiori informazioni a riguardo].
Ovviamente, non dovete presentarvi all’incontro indicato nella comunicazione della ASL, né firmare alcun modulo o prestampato, ma limitarvi a spedire la vostra lettera raccomandata.
In alcune Regioni e territori ci sono specifiche normative a tutela degli obiettori, ma questa procedura ha valore per tutto il territorio nazionale.
Per chi volesse avere un’idea quanto può essere semplice e diretta un’obiezione vaccinale incontestabile può scaricare questo Modello di Obiezione Vaccinale

BES, REGISTRAZIONI AUDIO DELLE LEZIONI TRA PRIVASY E DIRITTO DEGLI STUDENTI

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Le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, di cui al Decreto attuativo n. 5669, prevedono – fra gli strumenti atti a favorire lo studio dei dislessici – la possibilità di registrare le lezioni scolastiche al fine di facilitare l’apprendimento. In esse si legge:
La Legge 170/2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’obbligo di garantire «l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere».
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo:
• la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
• il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
• i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
• la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
• altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
 
La possibilità di registrare le lezioni a scuola ed all’università è uno strumento che la tecnologiaoffre a chiunque desideri ascoltare nuovamente la lezione, con profitto per l’apprendimento individuale, ed in particolare ai soggetti con DSA – che possono in questo modo essere dispensati dal prendere appunti o dallo studiare direttamente sul libro di testo.
 
Alcuni Istituti scolastici ed alcuni docenti di scuola primaria e secondaria inferiore e superiore, negano di fatto agli studenti la possibilità di registrare le lezioni avvalendosi impropriamente del diritto alla privacy, che verrebbe “leso” in quanto la riproduzione della voce dell’insegnante che spiega la lezione non sarebbe più circoscritta all’ambiente scolastico. Considerata la normativa attualmente vigente, si deve però precisare che la registrazione delle lezioni per fini individuali di studio non riguarda la legislazione in materia di privacy. Il Garante della Privacy, interrogato sulla questione, riferisce infatti quanto segue vedi comunicato dell'AID:

DISPRASSIA EVOLUTIVA, LIBRETTO INFORMATIVO SUL DISTURBO

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Da Orizzonte Scuola - La disprassia, secondo l'ICD-10, è un Disturbo Evolutivo Specifico della Funzione Motoria (F 82) che coinvolge diversi aspetti legati alla coordinazione motoria e alle funzioni adattive del soggetto, determinando, spesso, significative difficoltà nelle operazioni classiche della quotidianità. 
La disprassia non rientra propriamente tra i DSA, ma un bambino con disprassia può presentare delle difficoltà nel vestirsi autonomamente, nell'uso della gestualità come forma di comunicazione degli stati emotivi, nella scrittura (disgrafia), nella lettura, etc.
Il libretto di seguito allegato presenta il disturbo in età evolutiva, ne classifica le diverse tipologie, offre una bigliografia e una sitografia utili per conoscere meglio la disprassia.
 
Allegato: 

CORSO SICUREZZA PER GLI INSEGNANTI, ESONERO PER CHI L'HA GIA' SVOLTO

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La partecipazione obbligatoria ai corsi sulla sicurezza discende dall’art. 20, comma 2, lettera h), del D.Lgs. 81/2008, il quale afferma che il lavoratore ha l’obbligo di “partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro”.
 
L'11 gennaio 2012 è stato pubblicato nella G.U. I' accordo Stato/Regioni del 21.12.2011 che disciplina la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti ai sensi dell'art. 37 del D.lgvo 81/2008.

Il corso obbligatorio sulla sicurezza sul lavoro è formato da due parti fondamentali:
  • la parte generale;
  • la parte specifica.
Tenendo conto che la scuola è classificata come a rischio medio, tutti i lavoratori (coordinatrice, docenti infanzia, educatrici nido, cuoche, ausiliarie ecc..) devono effettuare: un corso di "formazione generale" della durata di 4 ore un corso di "formazione specifica" della durata di 8 ore seguito da un corso di aggiornamento di 6 ore diluito in più incontri nell'arco di 5 anni.
 
I contenuti della "formazione generale" sono standardizzati e quindi ogni lavoratore una volta effettuato il corso di 4 ore ottiene un "credito formativo" che gli eviterà la ripetizione di corsi e nozioni anche con il cambiamento del lavoro. La formazione "specifica" potrà essere un titolo permanente, ma solo se il lavoratore sarà assunto nello stesso settore. 
Per valutare l'integrazione sarà opportuno prendere in esame ogni singola posizione.

QUINDI:
NON è necessario rifrequentare il corso, per quello che riguarda la parte GENERALE. Infatti tale formazione ha carattere PERMANENTE e può essere effettuata una sola volta.

Sulla parte di formazione SPECIFICA è invece necessario determinare se è ancora valida. Infatti non deve essere più vecchia di 5 anni. In caso contrario deve essere svolta attraverso un breve corso della durata di 4 ore che verrà tenuto in aula da docenti certificati.

Sono da considerarsi validi tutti i corsi di formazione svolti, prima dell’11 Gennaio 2012, nei confronti dei lavoratori e dei preposti, anche se la loro durata è stata inferiore al numero di ore attualmente previsto. 
Vi è comunque un obbligo di “aggiornamento”, con durata minima di 6 ore, per lavoratori e preposti, per i quali la formazione sia stata erogata da più di 5 anni dalla data di pubblicazione dell’Accordo (lo stesso obbligo deve essere ottemperato entro 12 mesi dalla data di pubblicazione dell’Accordo). 

APP E MAPPE CONCETTUALI, DUE SITI PER I DISTRURBI SPECIFICI D'APPRENDIMENTO

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Spesso alcuni eventi che segnano la nostra vita finiscono per divertare parte integrante di un'esistenza; la sofferenza e il dolore, causato non tanto da un disturbo come la dislessia ma dall'ignoranza della gente e dalla poca sensibilità empatica, può diventare forza per aiutarsi e aiutare gli altri! Così grazie anche a facebook, un trio di mamme coraggio combattono ogni giorno nei diversi gruppi e donano con passione il loro vissuto e le loro esperienze che oggi rappresentano un bagaglio fondamentale per garantire i diritti che a volte vengono negati. Monica Monaco, Anna Paris e Delia Triolo sono artefici insieme a gruppi numerosi di genitori e personale scolastico e non, che hanno aderito alle loro iniziative e creato nel tempo un vero portale d'aiuto aperto a chi ne ha bisogno! Gruppi fb come:
...rappresentano un riparo per molti genitori e non solo! In questi gruppi non si offre solo l'ascolto (che non è da sottovalutare) ma anche si propongono diverse strumentalità didattiche e normative per perseguire positivamente un percorso che non è così scontato e semplice!

Queste mamme non solo si attivano in questo grande social network, ma in questi ultimi mesi hanno arricchito il web con due risorse essenziali: due siti didattici utili per i DSA!!!
  • APPLICAZIONI DSA rappresenta un portale per raccogliere tutte le applicazioni o app e software vari, citati nei gruppi fb! Tali applicazioni racccolte sono utilissimi per i disturbi di apprendimento ma anche utilizzabili anche nel settore delle disabilità.


DSA, INDENNITA' DI FREQUENZA E DIFFERENZE CON LO STATO DI DISABILITA'

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L'indennità di frequenza è accordata a bambini diabetici, scoliotici o con altre problematiche che richiedono una riabilitazione specifica. Quindi ha lo scopo di fornire un sostegno alle famiglie di minori invalidi che devono sostenere spese legate alla frequenza di una scuola, pubblica o privata, o di un centro specializzato per terapie o riabilitazione. Anche i DSA possono ottenere tale indennità...

Per i ragazzi con DSA, di solito, viene rilasciata dalla commissione una certificazione che NON è una invalidità, ma il riconoscimento "...di una difficoltà persistente a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età... "(art.2 legge 289/90). La commissione, dopo aver visionato la diagnosi dello specialista, emette un documento che per i minori si chiama INDENNITÀ DI FREQUENZA, e non INVALIDITÀ CIVILE. Inoltre, se non ci sono gli estremi per farlo (cioè nella maggior parte dei casi), non viene certificato uno stato di handicap e quindi non viene applicata la legge 104/92. 

Purtroppo, attualmente non esistono aiuti economici e finanziari per i ragazzi con DSA, eccetto che in alcune regioni. Tutti sappiamo bene i costi di un ciclo di logopedia o di altri cicli riabilitativi, senza contare i costi degli specialisti, del carburante, per non parlare del tempo che tutte queste cose comportano. 
L'indennità consiste in un assegno mensile di 251 € circa. Per la procedura per ottenerla clicca qui!

BUON NATALE E SERENE FESTE!

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Difficile trovare parole adatte per augurare buone feste. Natale è un giorno importante, forse per alcuni un giorno come tanti poichè magari ci si ritrova a combattere una lotta incessante e ricominciare tutto da capo ogni santo giorno... Di certo non possiamo arrenderci, non possiamo tralasciare ciò che più amiamo, che sia il proprio animale domestico, che siano i propri figli, che siano i propri genitori, ecc... che siano i propri valori! 

Quest'anno ho scelto una poesia di una "personcina" che nonostante non avesse beni materiali ha saputo donare più di quanto si possa pensare... ancora oggi le sue parole e le sue azioni sono fondamento anche di chi non ha Fede in Dio, c'è molto di più di un ode al Cristianesimo! Che Natale è se non si pensa un po' di più agli altri???  
A voi la lettura e la riflessione personale...


E’ Natale – Madre Teresa di Calcutta

E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

A tutti voi i miei più sinceri di Buon Natale e serene feste!
Maestro Carmelo.

SCARICA GRATUITAMENTE IL "CALENDARIO 2015" DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO E NON SOLO!

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Anche il blog BIANCO SUL NERO vi augura un buon 2015, sereno, gioioso e pieno di soddisfazioni!!! 

Se vi va potete SCARICARE GRATUITAMENTE il calendario 2015 del blog! E' semplice, simpatico... formato da una sola pagina che racchiude tutti i mesi dell'anno! Portatelo a scuola, oppure stampatelo per la vostra casa o studio. CLICCA QUI! :-)

COSTRUISCI E STAMPA GRATUITAMENTE TAVOLE PITAGORICHE PERSONALIZZATE

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TRAINING COGNITIVO - BOLOGNA-è uno studio privato per che effettua diagnosi e trattamenti per bambini e adulti con difficoltà di apprendimento, linguaggio e comunicazione... il loro sito mette a disposizione alcuni strumenti molto utili da provare per la didattica!

"E' pronta la tavola"è un software online che permette la creazione delle tavole pitagoriche personalizzate, in base ai parametri da noi inseriti! Facile da usare inoltre è possibile stampare la tavola creata... utile per le operazioni e in genere per l'apprendimento della matematica! Ovviamente è uno strumento compensativo nato per i bambini con DSA ma come tutte le risorse è utilizzabile con tutti i bambini! CLICCA QUI PER PROVARE IL PROGRAMMA!

SCUOLA PARITARIA, INSEGNANTE DI SOSTEGNO RETRIBUITO DALLA FAMIGLIA?

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Sotto la denominazione “scuola privata” si includono tre tipologie di scuola diversa da quella pubblica:

a) Scuola“privata”: gli alunni che frequentano questo tipo di scuole alla fine di ogni anno scolastico devono sostenere un esame di idoneità presso una scuola pubblica per essere ammessi all’anno scolastico successivo.
b) Scuola “privata paritaria”: sono scuole di gestione privata, ma equiparate a quelle pubbliche.
c) Scuola “privata paritaria e parificata”: sono solo quelle scuole primarie (ex elementari) che stipulano una convenzione con l’Ufficio Scolastico Regionale relativa all’O.M. 215/92 e al D.M. n° 84/08, sui quali si basa l’impegno della Direzione Scolastica Regionale a fornire un contributo per il pagamento dei docenti ( questo significa che le famiglie devono "contribuire non interamente" al pagamento dell'insegnante di sostegno).

Le scuole “paritarie” che hanno deciso di fruire della legge sulla parità (sia parificate che non parificate) sono obbligate ad accettare l’iscrizione degli alunni con disabilità, pena la perdita della parità ottenuta e devono garantire:
• diritto allo studio: la domanda d’iscrizione, anche di un alunno con disabilità, deve essere accolta;
• eliminazione delle barriere architettoniche;
• personale ausiliario (ex bidelli) adeguato per l’assistenza igienica e l’igiene personale degli alunni con disabilità;
• gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione che debbono essere assegnati dai Comuni per le scuole dell’infanzia e del Primo Ciclo e dalle Province per le scuole del Secondo Ciclo sulla base delle leggi regionali sul diritto allo studio;
• il Trasporto è garantito, su richiesta della scuola, dagli enti locali come previsto dalle leggi regionali per il diritto allo studio;
• costi: i genitori sono tenuti a pagare la retta “normale” prevista per tutti gli altri alunni. Nessun costo aggiuntivo dovrebbe essere richiesto per i servizi dovuti per legge a favore dei disabili;
• anche nella formazione delle classi le scuole paritarie sono tenute ad uniformarsi alla normativa della scuola pubblica.

• L’insegnante per le attività di sostegno. In relazione a questo occorre distinguere: 

- Scuola dell’infanzia: viene erogato un piccolo contributo3 omnicomprensivo annuale per alunno con disabilità a richiesta della scuola all’ufficio competente del USP o della Direzione Scolastica Regionale (D.M. 21/05/07 art. 8 e DDG per lo studente n° 59/07 art. 4).

- Scuola Primaria: tali scuole si differenziano in scuole “paritarie” e scuole “paritarie parificate”.
Le scuole “paritarie parificate”, come già detto, ottengono un contributo per il pagamento dei docenti, compreso quello per le attività di sostegno, purché vi sia la documentazione (certificazione e Diagnosi Funzionale) relativa agli alunni con disabilità ivi iscritti.
Sempre dopo domanda documentata, le scuole “paritarie” non parificate godono invece solo del contributo omnicomprensivo del D.M. del 21/05/07 art. 8 e del DDG per lo studente n° 59/07 art. 5.
Scuole secondarie di I e II grado: possono chiedere il contributo di cui all’art. 8 del D.M. del 21/05/07 e all’art. 5 del DDG per lo studente n° 59/07.

N.B. Per tutti gli ordini di scuola: se si tratta di scuole cattoliche, risulta che molte diocesi hanno costituito un fondo per l’integrazione scolastica ricavato dall’8 per mille, al quale i dirigenti scolastici possono chiedere di accedere per pagare in parte le spese dell’insegnante di sostegno.

Non sempre la gestione del Sostegno nelle Scuole Private Paritarie di gestione privata è semplice: l’insegnante di sostegno è un diritto anche nelle scuole paritarie, le quali hanno l’obbligo di garantire il sostegno agli alunni e studenti con disabilità. Sempre più spesso accade che i diritti sanciti dalla legge siano palesemente ignorati, vediamo cosa dice la normativa e di conseguenza i tribunali...

In diversi casi moltri tribunali hanno dato ragione ai diritti dei bambini disabili ad avere un insegnante di sostegno retribuito dallo Stato o dalla scuola paritaria stessa e NON dalla famiglia... I Tribunali hanno menzionato la Legge 62/00 (Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione) che affronta una serie di problemi circa il diritto degli alunni con disabilità a non essere discriminati rispetto ai compagni frequentanti le scuole statali e l’obbligo delle scuole paritarie a garantire l’integrazione scolastica; e la Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni)... in particolare:
  • l'Ordinanza 2122/13, emessa dal Tribunale Civile di Roma  ha stabilito che lo Stato è tenuto a pagare il sostegno anche nelle scuole paritarie o a rimborsarlo se da esse anticipato.
    Infatti, in base all’articolo 1, comma 4, lettera e, della citata Legge 62/00, la scuola paritaria è obbligata ad accettare alunni con disabilità, offrendo loro tutto quanto necessario per l’esercizio del loro diritto allo studio, adeguandosi a quanto previsto dalla Legge 104/92.
    Altrettanto interessante è poi il passaggio dell’Ordinanza concernente l’obbligo dello Stato di dover pagare il sostegno anche alle scuole paritarie.
    L’Ordinanza precisa infine che, qualora lo Stato non provveda immediatamente all’atto della richiesta al pagamento del sostegno, la scuola paritaria è comunque obbligata a fornirlo, fermo restando il suo diritto al rimborso dallo Stato di quanto ha dovuto anticipare. Ciò onde evitare che con il pagamento del sostegno a carico dell’alunno con disabilità ,questi venga discriminato rispetto ai compagni con disabilità delle scuole statali che per il sostegno non debbono pagare nulla.
Esistono inoltre dei precedenti in tal senso, sempre da parte del medesimo Tribunale, come l’Ordinanza del 17 dicembre 2002, che aveva riconosciuto sia «l’obbligo di una scuola non statale di accogliere una bambina con disabilità», sia «l’obbligo del Ministero e, conseguentemente, del Provveditorato di Roma di assumersi totalmente l’onere economico dell’insegnante di sostegno, rispettando così il diritto della persona portatrice di handicap all’educazione, all’integrazione sociale e alla partecipazione alla vita della comunità, nonché il diritto di crescere in un ambiente favorevole allo sviluppo della sua personalità e delle sue attitudini».
Successivamente, la Sentenza 15389/08, espressa il 10 giugno 2008, aveva riconosciuto il diritto dell’Istituto Paritario delle Suore Marcelline al rimborso del costo sostenuto per l’insegnante per il sostegno. 

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L' antologia propone generi e temi con un'alternanza didatticamente efficace. Ogni volume propone 8 unità omogenee quanto a struttura, che facilitano il lavoro dell'insegnante grazie al fatto che contengono tutti gli strumenti didattici utili per capire a fondo i brani proposti nell'unità stessa.
L'accoglienza: i volumi si aprono ciascuno con una sezione (20 pp. circa) dedicata all'abilità della lettura
In ogni unità:
- una doppia pagina in apertura, dedicata alle abilità ascolto e parlato
- nella parte iniziale un "pacchetto" didattico di strumenti (Strumenti per leggere) utili per affrontare i brani dell'unità: a partire da testi modello (testo al microscopio), si spiegano in modo chiaro e schematico i generi, le tipologie testuali, i diversi elementi di narratologia; segue un laboratorio in cui il ragazzo mette in pratica gli strumenti appena appresi
- una ricca scelta di brani antologici, organizzati per blocchi tematici (sottounità) e articolati su tre livelli di difficoltà (testi gialli di livello facile, testi rossi di livello medio e testi blu per lettori più esperti). Seguono esercizi calibrati al corrispondente grado di difficoltà. Molti brani sono accompagnati da consigli per la lettura (Abilità lettura) e dalla rubrica Ali per leggere
- alla fine di ogni sottounità, un laboratorio di abilità che ha come obiettivo specifico il lessico, oppure la comprensione, oppure la scrittura.
Sono presenti anche numerose schede cinema che collegano testi antologizzati a film scelti tra quelli più vicini ai gusti dei ragazzi.

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COLLABORATORI SCOLASTICI E ALUNNI DISABILI, COMPITI E DOVERI

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Ai collaboratori scolastici è affidata la cosiddetta "assistenza di base" degli alunni con disabilità. Per assistenza di base si intende l'ausilio materiale agli alunni con disabilità all’interno della scuola, nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse. Sono comprese anche le attività di cura alla persona, uso dei servizi igienici e igiene personale dell'alunno con disabilità. Ma non è solo questione di “accompagnarlo in bagno”. In una scuola inclusiva l’assistenza di base è parte fondamentale del processo di integrazione scolastica e attività interconnessa con quella educativa e didattica. Se coinvolto in questo modo, il collaboratore scolastico partecipa al progetto educativo e collabora con gli insegnanti e la famiglia per favorire l’integrazione scolastica (C.M. 3390/2001).

DISABILITA' GRAVE, PUO' L'INSEGNANTE MODIFICARE LA PAGELLA?

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(Art. di Salvatore Nocera)L'art. 16, comma 1 della legge quadro dispone che la valutazione degli alunni in situazione di handicap debba avvenire sulla base del Piano Educativo Individualizzato. L'espressione <> permette di chiarire che l'oggetto di valutazione non è il Piano Educativo Individualizzato che è la sintesi prospettica dei tre progetti coordinati - didattico, riabilitativo e di socializzazione. Il PEI è però la base della valutazione del progetto didattico personalizzato, cioè il progetto didattico è supportato dagli altri due e a essi correlato.
La norma inoltre precisa che deve essere evidenziato se per talune discipline sono stati adottati <>. Ad esempio per alunni con ritardo mentale lieve gli aspetti concettuali sono stati semplificati con la descrizione di un circuito, oppure può essere ritenuta sufficiente la capacità dell'alunno di montare e smontare un apparato, ecc.
La norma dispone ancora che occorre indicare quali attività integrative o di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione dei contenuti parziali di alcune discipline. Può ad esempio avvenire che un alunno con minorazione motoria o visiva abbia potuto sostituire il disegno con lo studio teorico, o che un alunno audioleso abbia ottenuto di poter sostituire la musica con la storia della musica. Così pure per un alunno con ritardo mentale lieve potrebbe essere stata sostituita l'elaborazione del tema tradizionale con una <> o con la compilazione di un questionario da completare, ad esempio con le desinenze (se si tratta di una lingua) o con delle cifre o dei valori (nel caso di matematica).
Se dopo queste considerazioni il consiglio di classe, in qualunque grado di scuola ci si trovi, ritenga che l'apprendimento sia globalmente riconducibile agli apprendimenti ritenuti idonei per una valutazione positiva con riguardo ai programmi ministeriali, promuove l'alunno alla classe successiva, come avviene per tutti gli alunni. Questo criterio è stato espressamente formulato in tutte le ordinanze ministeriali sugli scrutini e da ultimo nell'O.M. n.128/99 all'art. 4 commi 1 e 3, rispettivamente per gli alunni con minorazione fisica e o sensoriale e per quelli con minorazione intellettiva. Anzi per questi ultimi il comma il comma 2 sottolinea l'importanza della valutazione formativa. Tale normativa è stata ribadita dall'O.M. n. 126/2000.

Inoltre:  gli apprendimenti dei contenuti dei piani educativi <> vanno valutati con i voti, come per i compagni; i voti però sono riferiti al contenuto del PEI e non dei programmi ministeriali. Di ciò deve essere dato atto con una breve nota in calce alla pagella. Non deve invece farsi alcuna annotazione sui <> esposti nell'albo della scuola. Ciò è logica conseguenza anche della 675/96 sulle tutela dei dati personali, giacché la pubblicazione dei tabelloni costituisce un mezzo di diffusione che, riguardando nel caso di specie un dato <> (in situazione di handicap), non può essere divulgato. Nessun rischio può derivare dall'assenza di annotazioni nei tabelloni circa il diverso valore da attribuire a tale valutazione, poiché gli atti pubblici che fanno fede sono i verbali dei Consigli di classe, di cui le pagelle e gli altri documenti sono semplici documenti derivati.Si precisa comela valutazione è effettuata da tutti gli insegnanti. Ciò mostra come sia fallace la prassi che affida al solo insegnante di sostegno la valutazione dell'alunno che viene poi formalmente fatta propria dagli insegnanti curricolari. Vedi anche Art. 15 ( O.M.90/2001) 
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